Francesco di Gennaro (Roma, 18.8.1953), laureato in Protostoria Europea, Specializzato presso la Scuola Nazionale di Archeologia e Dottore di Ricerca in Archeologia Preistorica presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, è autore di un complesso organico di ricerche sulla protostoria dell’Italia centromeridionale, incentrato sullo studio delle forme e delle dinamiche insediative dell’età del bronzo e della prima età del ferro.


Ha svolto il ruolo di correlatore di circa 60 tesi di laurea in Protostoria Europea, Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana, Etruscologia e Antichità Italiche e Archeologia Medievale.


Ha pubblicato oltre 450 articoli scientifici e alcune monografie, anche come curatore, ed è stato direttore scientifico di numerose campagne di scavo archeologico dal 1975 al 1985;
successivamente, ha diretto stabilmente le ricerche nei centri protostorici e arcaici e nelle necropoli laziali di Crustumerium e Fidenae, anche in collaborazione con Università estere (Iowa-U.S.A.,Lipsia-Germania, Cambridge-UK, Oulu-Finlandia, Groningen-Olanda).


È stato direttore archeologo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal 1982 presso la Soprintendenza Archeologica di Roma, e successivamente Dirigente Archeologo.

A partire dal 2012 è stato Soprintendente del Museo Nazionale di Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, dell’Archeologia della Calabria, dell’Archeologia dell’Abruzzo, dell’Archeologia del Molise (ad interim); dopo la riforma del settore è stato Soprintendente per l’Archeologia, le belle
arti e il paesaggio dell’Abruzzo e, da marzo 2017 ad agosto 2018 (data di pensionamento), Soprintendente per l’Archeologia, le belle arti e il paesaggio delle province di Sassari e Nuoro.


Dal 2005 al 2009 è stato docente di Antichità Italiche ed Etruscologia nell’Università degli Studi di Cassino, sede di Frosinone.


Attualmente partecipa a scavi a Vulci in concessione all’Università di Chieti-Pescara, collabora alla didattica presso la Terza Università Roma – Tor Vergata e attende alla pubblicazione dei risultati di scavi e di studi archeologici.


Oltre a individuare decine di insediamenti pre- e protostorici in Italia centro-meridionale è stato protagonista di scoperte memorabili quali: la tomba della fanciulla fidenate con parure aurea del 500 a.C.; l’aryballos di bucchero di Tanaquilla Kanzina nel territorio veiente; la prima Basilica dell’Arcangelo Michele in Occidente, citata dalle fonti ma
sconosciuta fin quasi al 2000; la necropoli orientalizzante e arcaica di Fidene; la prima sepoltura in area romana con attestazione della trapanazione cranica eseguita su un infante secondo la procedura di Galeno; le prime tombe scavate legalmente a Crustumerium; la tomba di una giovane di epoca romana con la testa inserita in un sacchetto di tela di amianto nel territorio fidenate; il dolmen dell’età del bronzo di Civitella Cesi prima e unica attestazione del genere in Italia centrale; le tombe a camera dell’età del bronzo in Italia centrale; la posizione dell’antica Ficulea in un’area diversa da dove ipotizzata in precedenza; il primo e finora unico insediamento del Primo Ferro di matrice
“villanoviana” ossia proto-etrusca in Sardegna.